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COENZIMA Q10: DOVE SI TROVA E A COSA SERVE?

COENZIMA Q10: DOVE SI TROVA E A COSA SERVE?

Il Coenzima Q10 è un antiossidante e cofattore fondamentale per il corretto funzionamento del nostro corpo e di svariati processi metabolici.
Sapevi che contribuisce a rallentare l’invecchiamento cutaneo e a contrastare i radicali liberi?
Scopri dove si trova il Coenzima Q10 e a cosa serve nel nostro dossier di approfondimento!

COS’È E A COSA SERVE IL COENZIMA Q10

ll Coenzima Q10 è una molecola liposolubile essenziale per il corretto funzionamento del mitocondrio, un organello che svolge il ruolo di centrale energetica della cellula.
Questa molecola è fondamentale per mantenere una buona efficienza fisica in quanto favorisce, in presenza di ossigeno, la produzione di adenosina trifosfato,molecola di scambio energetico.
È presente in ogni cellula dell’organismo ed è proprio per via della sua distribuzione “ubiquitaria” all’interno del corpo umano che è nota anche con il nome di ubiquinone (o vitamina Q10).
Questa molecola è molto abbondante soprattutto nel cuore, nel fegato, nei reni e nel pancreas ed è fondamentale per il funzionamento di molti organi.

Proprietà

Il coenzima Q10 ha delle proprietà molto importanti, che lo rendono un prezioso alleato nel trattamento di patologie cardiache; per esempio, in caso di ipertensione arteriosa poiché riduce i livelli proprio della pressione sanguigna.
Questa sostanza è inoltre utile contro l’ipercolesterolemia e il diabete, perché aiuta l’organismo a regolare i livelli di glucosio presenti nel sangue.
La vitamina Q è un grande sostegno per chi soffre di emicrania cronica, aiuta a contrastare l’astenia e la stanchezza, fa diminuire il senso di fatica, migliora il tono muscolare, contrasta la pesante azione dei radicali liberi, i maggiori responsabili dell’invecchiamento cellulare, cutaneo e della comparsa delle patologie tumorali.
I radicali liberi sono molecole prodotte dal corpo a seguito dell’azione del metabolismo e in difesa degli agenti esterni.
Si tratta però di elementi a carattere instabile, che cercano di legarsi alle altre molecole dell’organismo facendo scaturire un processo di ossidazione.
Quando l’ossidazione arriva ad alti livelli, l’invecchiamento cellulare prende una spinta e accelera.
Le proprietà antiossidanti del coenzima q10 contrastano dunque tutto questo.
Non a caso la sostanza è utilizzata nella preparazione di molti prodotti di bellezza; creme antietà e antirughe o i sieri.
Il coenzima q10 permette di combattere l’invecchiamento cutaneo, dona idratazione ed elasticità ai tessuti e alla pelle.

La sua assunzione viene proposta contro problemi cardiovascolari, diabete, disturbi gengivali, Parkinson, distrofia muscolare, sindrome da affaticamento cronico, malattia di Lyme, malattia di Huntington e tumore al seno.
Inoltre, viene utilizzato per aumentare le energie e la resistenza allo sforzo fisico e per rinforzare il sistema immunitario.
Non risulta però che l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) abbia approvato claim che giustifichino queste proposte d’uso, anzi, ha negato l’autorizzazione ai claim secondo cui:

  • è necessario per il metabolismo energetico e la trasformazione del cibo in energia;
  • supporta la produzione di energia e stimola le capacità fisiche e intellettive;
  • mantiene il cuore e il cervello in salute e può aiutare a mantenere la pressione sanguigna e il colesterolo a livelli salutari;
  • previene la fatica;
  • riduce l’incidenza di tumori;
  • attiva la catena metabolica;
  • agisce come un antiossidante e aiuta a proteggere dall’ossidazione dei lipidi e dai radicali liberi;
  • supporta la salute digestiva, epatica e del sistema immunitario;
  • contribuisce alla resistenza allo stress;
  • è vitaminizzante.

DOVE SI TROVA IL COENZIMA Q10

Dato che è una sostanza prodotta dal corpo, una eventuale carenza può creare problemi.
Per primo, un più rapido processo di invecchiamento a livello cutaneo e cellulare.
Per contrastare ciò, si può integrare la giusta quantità di vitamina Q con l’alimentazione.

Seguire quindi una dieta sana e completa di tutti gli elementi utili a infondere energia all’organismo tenendo conto di quelli a particolare contenuto di vitamina Q10.
Dove si trova il Coenzima Q10?
L’ubichinone viene prodotto nell’organismo ma tale produzione tende a scemare con il passare degli anni. Esso può essere introdotto con gli alimenti ed in alcuni integratori alimentari.

Il Coenzima Q10 si trova? Principalmente nelle fonti alimentari: i cereali integrali, i pesci grassi come il tonno e il salmone e le carni di organi come il fegato.
Altri cibi ricchi di vitamina Q sono gli sgombri, le sardine, la soia, il germe di grano, gli spinaci, gli oli vegetali e la frutta secca.

Se questo non dovesse bastare, eventualmente si trova il coenzima q10 assumendolo sotto forma di integratore alimentare insieme a un pasto abbondante di grassi, utile per il suo assorbimento da parte dall’organismo.

DOVE TROVIAMO IL COENZIMA Q10 NEGLI ALIMENTI

Gli integratori di coenzima Q10 si assorbono nel corpo allo stesso modo degli alimenti.

Le fonti naturali più ricche di coenzima Q10 le troviamo negli alimenti, risaltano la carne, il pollame e il pesce.
Per i vegetariani esiste un’alternativa con altri alimenti, come fagioli, noci, alcune verdure, uova e latticini che contengono anche questo coenzima.

Questa è la lista degli alimenti ricchi in coenzima Q10:

  • Carne di bovini alimentati con erba
  • Aringhe
  • Pollame
  • Trota
  • Semi di sesamo
  • Pistacchi
  • Broccoli
  • Cavolfiore
  • Arance
  • Fragole
  • Uova da allevamento
  • Sardine
  • Sgombro

Il coenzima Q10 è un composto liposolubile sintetizzato principalmente dall’organismo e presente naturalmente in alcuni alimenti.
Normalmente, con l’età, l’organismo produce naturalmente meno coenzima Q10.
Il coenzima Q10 ha diverse proprietà antiossidanti che possono aiutare a prevenire l’invecchiamento e le rughe.
Fortunatamente Il coenzima Q10 lo troviamo negli alimenti essere assunto attraverso la dieta o specifici integratori.

Alimenti ricchi di Coenzima Q10

  • Carne: manzo, pollo e maiale (livelli più alti nel cuore e nel fegato)
  • Pesce (aringhe e sarde, livelli più alti nel cuore)
  • Crostacei e molluschi (gamberetti e capesante)

Quantità inferiori di coenzima Q10 si trovano in altri alimenti, come:

  • Latticini
  • Uova
  • Semi e Frutta a guscio
  • Legumi
  • Verdure
  • Oli vegetali

Frutta e Verdure

Avocado
Fiori di Colza
Broccoli
Patata dolce
Acetosa
Pepe verde
Prezzemolo
Cavolfiore
Spinaci
Uva
Cavolo cinese
Ribes nero
Fragole
Arance
Pompelmo
Mela
Olio di Soia
Olio extravergine di oliva
Olio di Arachidi
Olio di Colza
Olio di vinaccioli
Olio di Girasole
Olio di Mandorle
Arachidi (tostate)
Pistacchi
Noci
Semi di Sesamo
Mandorle

COENZIMA Q10 QUAL È IL GIUSTO DOSAGGIO

Il coenzima Q10 esiste in due forme diverse: ubichinolo e ubichinone.

Cosè l’ubichinolo?

L’ubichinolo è la forma ridotta del Coenzima Q10.
Il termine ubichinolo deriva da ubiquo o ubiquità, che significa “che si trova in ogni luogo”.
L’ubichinolo è una molecola liposolubile.
Viene immagazzinata nel fegato e nel tessuto adiposo, fornendo energia a tutte le cellule.
È legato al metabolismo cellulare, agisce come catalizzatore di numerosi processi fisiologici. Il nome non è stato scelto a caso, dato che una delle caratteristiche del coenzima Q-10 è la sua presenza in ogni cellula che integra l’organismo.
Il corpo umano sintetizza e metabolizza questo enzima in modo naturale ma, a causa di diversi fattori, tra cui l’età, questo ritmo di sintesi si vede ridotto drasticamente.

Cos’è l’ubichinone?

Per arrivare all’ubichinolo dobbiamo partire dal coenzima Q10 il cui altro nome è ubichinone.
Il coenzima Q10 o ubichinone è un potente antiossidante, il cui compito è quello di aiutare le cellule a produrre l’energia necessaria per svolgere le funzioni a cui sono preposte.
L’ubichinone regola il metabolismo di grassi, carboidrati e proteine ovvero le sostanze di origine alimentare da cui si ricava l’energia che viene stoccata nell’ATP (adenosina-trifosfato).

Una molecola di ATP non ha vita lunga: l’energia in essa contenuta viene subito trasferita ai muscoli per permetterne il movimento.
Anche il cuore è un muscolo, quindi prova ad immaginare quanto ubichinone ti serve ogni giorno solo per mantenerti in vita!

Il giusto dosaggio di coenzima Q10 varia da 90 mg a 200 mg al giorno.
Dosaggi fino a 500 mg sembrano essere ben tollerati: in diversi studi sono state utilizzate dosi ancora più elevate senza gravi effetti collaterali.

Poiché il coenzima Q10 è un composto liposolubile, il suo assorbimento è lento e limitato.
Tuttavia, l’assunzione di integratori di coenzima Q10 con il cibo può aiutare il corpo ad assorbirlo fino a tre volte più velocemente.
Il corpo non immagazzina il coenzima Q10, quindi il giusto dosaggio di coenzima q10 varia da 90mg a 200mg al giorno si raccomanda quindi un’assunzione continua per notare i suoi benefici.

L’integrazione con il coenzima Q10 sembra essere ben tollerata dall’uomo e ha una bassa tossicità.
Infatti, in alcuni studi i partecipanti non hanno mostrato gravi effetti collaterali quando hanno assunto 1200 mg al giorno per 16 mesi.
Tuttavia, se si verificano effetti collaterali, si consiglia di dividere la dose giornaliera in due o tre dosi più piccole.

Riassumendo: poiché il coenzima Q10 è liposolubile, si consiglia di assumerlo con il cibo o integratori. L’integrazione con il coenzima Q10 sembra essere ben tollerata e ha una bassa tossicità.

COSA SAPPIAMO DEL COENZIMA Q10 E IL COLESTEROLO

Prima di parlare del legame tra Coenzima Q10 e colesterolo è interessante capire perché questa molecola viene prodotta da tutte le nostre cellule attraverso un meccanismo molto controllato.
La sua sintesi coinvolge i mitocondri, le “centrali energetiche” della cellula, dove svolge anche una delle sue funzioni principali.
Quindi il coenzima Q10 partecipa ai processi che portano alla produzione di ATP, la forma di energia da cui dipende la maggior parte delle funzioni cellulari.

Date le sue funzioni, l’assunzione di coenzima Q10 viene proposta contro diversi disturbi.
È consigliata contro gli effetti dell’invecchiamento.
È uno dei principi attivi contenuti in integratori per la salute cardiovascolare.
Durante la terza età è stata rilevata un’associazione tra le concentrazioni di coenzima Q10 e colesterolo.

Ecco alcuni risultati che suggeriscono l’esistenza di un legame:

  • coenzima Q10 e colesterolo “cattivo” che con la sua ossidazione è associato alla formazione delle placche aterosclerotiche;
  • bassi livelli di coenzima Q10 e colesterolo alto sono associati a rigidità delle arterie.
    Quest’ultima può essere migliorata grazie a integratori di coenzima Q10;
  • assunzione di monacolina K + coenzima Q10 e colesterolo totale e cattivo nei pazienti con sindrome metabolica.

Il ruolo del Coenzima Q10 nel controllo del colesterolo è interessante per svariate ragioni.
Alti livelli di LDL (comunemente noto come “cattivo colesterolo”) sono solitamente associati ad un rischio maggiore di arteriosclerosi.
Una precedente ricerca ha dimostrato che il Coenzima Q10 protegge l’LDL dall’ossidazione, ed è proprio l’LDL ossidato che è particolarmente nocivo poiché innesca processi infiammatori a carico dei vasi sanguigni, contribuendo alla creazione di placche.

Inoltre, il coenzima Q10 gioca un ruolo chiave nella protezione dagli effetti collaterali che affliggono i pazienti che utilizzano farmaci per abbassare il colesterolo.
Uno studio ha dimostrato una riduzione del 40% dei dolori muscolari provocati dalle statine in pazienti trattati con integratore Q10 associato ai farmaci abituali.

Coenzima Q10 e colesterolo sono indirettamente legati dagli effetti collaterali dei farmaci più utilizzati per tenere sotto controllo la colesterolemia: le statine.

Queste molecole possono compromettere il buon funzionamento dei muscoli scheletrici.
Tale effetto sembra dipendere proprio dalla riduzione del coenzima Q10, e l’assunzione combinata di questa molecola e di selenio permette di ridurne i suoi sintomi (dolori muscolari, debolezza, crampi e affaticamento).
Anche il muscolo cardiaco potrebbe risentire dell’assunzione di statine perciò l’assunzione di coenzima Q10 sembra potenzialmente utile.


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