Althea
scopri le caratteristiche
FAMIGLIA
Malvaceae
HABITAT
Diffusa in gran parte dell’Europa, cresce in luoghi umidi, e paludosi, lungo i fossi, canali e argini.
PARTI USATE
Radici
La Pianta
Caratteristiche
Storia e Composizione
Il suo nome botanico, derivi dal greco Althain che significa “guarire”, viene riconosciuta anche con i nomi di Bismalva, Malvavischio e Malvaccione. Le proprietà curative dell’ althea erano già note nella medicina umorale di Ippocrate, fu anche citata da Pitagora, Platone e Virgilio, come una nota pianta medicinale. Nell’antichità le sue foglie erano spesso impiegate come alimento, i Romani la gustavano come verdura e la sua coltivazione fu promossa in Europa dall’imperatore Carlo Magno e fu ampiamente coltivata per tutto il Medio Evo. Veniva utilizzata per curare piaghe tumefatte e ferite infette, a questo scopo i monaci la coltivavano nei loro giardini. Ildelgarda di Bingen la somministrava per curare congestioni delle vie respiratorie, febbre e tosse. L’Althea presenta un portamento eretto con fusto ricoperto di morbidi peli, può superare 1,5 m di altezza. Ha foglie picciolate e di forma ovale con un margine irregolare e dentato, presentano 3-5 lobi di colore bianco-verde. I suoi fiori fioriscono in estate e hanno un colore che varia dal bianco al rosa. Radice: lunga e carnosa, all’interno è di una colorazione giallastra.
Si compone di:
- Mucillagini (galatturo-ramnani, arabinani, glucani, arabinogalattani)
- Flavonoidi
- Enzima asparagina
- Amido
- Polifenoli
- Pectine
- Steroli
Proprietà Terapeutiche
L’Althea ha capacità emollienti e antinfiammatorie. Queste proprietà sono molto utili in caso di glossiti, gengiviti, faringiti, esofagiti, gastriti, coliti infiammatorie e spastiche.
La presenza di mucillagini, permettono di formare sulla pelle un sottile strato protettivo e idratante, l’uso esterno di altea è utile per pelli irritate, sensibili, secche, arrossate e disidratate, agisce contro piaghe e scottature.
Inoltre l’altea ha proprietà sedative della tosse e agisce nei catarri bronchiali, lavora su diversi ceppi di batteri Gram-positivi.
Grazie all’azione svolta dalle mucillagini presenti all’interno della pianta, l’uso delle radici di altea ha ottenuto l’approvazione ufficiale per il trattamento delle irritazioni del cavo orofaringeo.
Le proprietà emollienti e antinfiammatorie ascritte alle mucillagini presenti nell’altea si sviluppano anche a livello della mucosa gastrica. È proprio per questo motivo che l’utilizzo delle radici della pianta può costituire un valido aiuto per l’ irritazione gastrica che si manifesta in caso di gastriti, esofagiti e coliti infiammatorie.
Nella medicina popolare, sia le foglie che le radici dell’altea sono un rimedio contro la diarrea, le ulcere e le punture di insetto.
Preparazione e Controindicazioni
DECOTTO: 1 cucchiaio raso di radice, 1 tazza d’acqua.
Versare la radice sminuzzata nell’acqua fredda, accendere il fuoco e portare a ebollizione. Far bollire qualche minuto e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 min. Filtrare l’infuso e berlo dopo i pasti per usufruire dell’azione antinfiammatoria e protettiva delle mucose.
La mucillagine di questa pianta ha una forte attività ipoglicemica quindi è controindicata ai soggetti in trattamento con insulina o ipoglicemizzanti orali, perché può ridurre i livelli glicemici.
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