Malva
scopri le caratteristiche
FAMIGLIA
Malvaceae
HABITAT
Originaria del Nord Africa, cresce un po’ ovunque, soprattutto nei luoghi erbosi ed incolti.
PARTI USATE
Fiore
La Pianta
Caratteristiche
Storia e Composizione
È una pianta erbacea annuale, biennale o perenne il suo fusto legnoso alla base crescere dai 60 agli 80 cm.
Le foglie di forma palminervia dai 5 ai 7 lobi e margine seghettato irregolarmente ricoperto di peli.
I fiori sono riuniti all’ascella delle foglie, e spuntano da aprile a ottobre, di colore rosaceo con striature scure, con petali bilobati. Il frutto è un poliachenio circolare.
Il suo nome deriva dal termine latino mollire cioè “capace di ammorbidire”, i Greci invece la chiamavano malachè, che significa “rendere morbido”.
I pitagorici, ovvero gli appartenenti alla scuola di Pitagora, intorno al 530 a. C, considerarono la consideravano una pianta sacra. Lo stesso Pitagora riferendosi alle enormi virtù di quest’erba scrisse: “semina la malva, ma non mangiarla; essa è un bene così grande da doversi riservare al nostro prossimo, piuttosto che farne uso con egoismo per il nostro vantaggio “Nel nord Europa i celti la consideravano una pianta sacra infatti la ponevano sugli occhi dei defunti, sostenendo che aveva la capacità di scacciare gli spiriti maligni e che aprissero le porte del paradiso.
In epoca medievale, la malva divenne infatti un ingrediente indispensabile per tutte le pozioni del tempo, indicata come calmante.
Quando nel XVI secolo la farmacologia moderna non esisteva, i medici si servivano delle piante e dei loro estratti utilizzando la Teoria delle Segnature, una “scienza” che gli permetteva di associare le piante ai vari organi che avevano necessità di essere curati. Secondo la teoria delle Segnatura, il fusto della pianta composto di peluria era un chiaro segno del suo utilizzo, la malva infatti si usava per favorire la ricrescita dei capelli, le sue radici intere erano utilizzate come spazzolino da denti, mentre le radici pelate venivano fatte masticare ai bambini durante il periodo di dentizione.
Nel linguaggio dei fiori e delle piante la malva simboleggia l’amore e la comprensione materna.
Composta da:
- Mucillagini
- Antociani
- Flavonoidi
- Acidi aromatici
- Tannini
- Vitamine A, B, B2, C, E
- Ossalato di calcioonico, ossia la pectina.
Proprietà Terapeutiche
Le proprietà emollienti e antinfiammatorie della malva sono utile contro la tosse, ma anche per regolare la funzione dell’intestino.
La malva selvatica è ideale nella cura di alcune patologie o stati infiammatori, ha la funzione di:
- emolliente
- lenitivo
- espettorante
- lassativo
- antinfiammatorio
Le sue proprietà emollienti e antinfiammatorie derivano dalle mucillagini presenti nei suoi fiori e in particolare nelle foglie.
Questi principi attivi ricoprono le mucose con uno strato appiccicoso che le proteggono da agenti irritanti.
L’uso della malva è indicato contro la tosse, nelle forme catarrali delle prime vie aeree; per idratare, sfiammare il colon e depurare l’intestino, e per regolarizzare la sua funzione. In oltre ha un’azione lassativa, grazie alla capacità delle mucillaggini di formare una sorta di gel, che agisce meccanicamente sulle feci agevolandone l’eliminazione.
Per uso esterno, invece, viene impiegata per gargarismi e sciacqui boccali nelle stomatiti, afte, ascessi dentari, o in clisteri per costipazioni intestinali.
Preparazione e Controindicazioni
Estratto secco acquoso: 300-600 mg al giorno.
La malva non ha controindicazioni è una pianta priva di tossicità il cui utilizzo è molto sicuro, a meno che non si abbia intolleranza verso i principi costituenti della pianta (malvina e la malvidina).
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