La continua crescita del settore degli integratori alimentari ha portato ad una crescente attenzione degli enti di controllo su questi prodotti.
La mancanza di una regolamentazione rigida come quella del settore farmaceutico ha permesso l’ingresso nel mercato di prodotti adulterati, addizionati e non corretti.
Un’indagine del Ministero Superiore della Sanità in collaborazione con gli altri Istituti Europei (ISTISAN 19.10) ha analizzato 99 prodotti in commercio.
I risultati dell’indagine riportano che l’83% dei prodotti non presenta un etichetta corretta e il 30% dei prodotti contiene ingredienti non ammessi o non dichiarati.
Per un consumo consapevole, ti invitiamo a tenere sempre a mente queste semplici indicazioni per leggere un’etichetta ed avere una prima indicazione sulla qualità del prodotto.
titolazioni
La titolazione fornisce la garanzia del contenuto di principi attivi e fitocomplessi presenti in un estratto.
Un integratore che presenta la titolazione è sinonimo di trasparenza e questo è già un primo passo utile a scindere un prodotto di qualità.
Se la presenza della dicitura della titolazione è un primo indicatore di qualità è altrettanto importante comprendere quali titolazioni sono rilevanti per un determinato estratto.
Questo passaggio richiede competenze ed una conoscenza approfondita della scienza fitoterapica.
Di seguito sono riportate le titolazioni più frequenti per le piante che possono vantare un claim a favore del sistema immunitario.
Esempio di etichetta con titolazioni in evidenza.
La Forma e la Pianta
Capsule e compresse contengono generalmente piante sotto forma di estratto secco.
La dicitura dell’estratto secco riportata in etichetta è: E.S.
La mancanza di questa dicitura o di una diversa dicitura potrebbe comportare un ingrediente meno preformante. In alcuni casi si riscontra la presenza della polvere della pianta come ingrediente principale. La differenza tra la polvere e l’estratto secco è sostanziale, la prima non permette di garantire il contenuto di principi attivi mentre l’estratto secco è concentrato, titolato e standardizzato.
Controllando le etichette degli integratori potrete individuare altre forme come e.i. (estratto idroalcolico), o.e. (olii essenziali). Questi ultimi rappresentano le colonne portanti della tradizione erboristica e fitoterapica. Anche se non è spesso presente la titolazione non possiamo negare l’importanza e l’efficacia di queste forme antiche di estrazione.
Ogni pianta contenuta in un integratore dovrebbe essere riportata con il suo nome botanico (in latino). Il motivo è che di ogni pianta ne esistono diverse varietà a cui sono associati costi diversi e proprietà diverse. Una etichetta corretta deve contenere il nome completo della specie utilizzata.
Di seguito un esempio di dicitura errata ed una corretta:
- DICITURA ERRATA: Estratto di Echinacea
- DICITURA CORRETTA: Estratto secco di Echinacea (Echinacea angustifolia Rudbechia L.) tit 0,4% in Echinacoside
FORMA = E.S.
PIANTA = Echinacea (Echinacea angustifolia Rudbechia L.)
TITOLO = Tit 0,4% in Echinacoside